Ecco il resoconto della giornata della benedizione degli animali tenutasi Domenica 29 Gennaio in questo articolo della giornalista Sondra Coggio uscito sulle pagine del Secolo XIX.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
"Eremita e primo degli abati, vissuto in Egitto fra il 251 ed il 356, Sant’Antonio lasciò la ricca famiglia di origine per vivere in solitudine. I suoi discepoli curavano le piaghe con il grasso dei maiali, allevati come fonte di cibo e di unguenti. E fu così che Sant’Antonio divenne patrono dei macellai, dei salumai, dei norcini. E, nel Medio Evo, degli animali. In città, in nome del santo non si benedicono le stalle, che non ci sono, ma cani e gatti, criceti e furetti. E ieri, in una domenica di sole, piazza Europa si è affollata di presenze a due e a quattro zampe, per l’amatissima benedizione impartita da don Piercarlo Medinelli. Sul palco, il sindaco Pierluigi Peracchini e l’assessore Lorenzo Brogi. Accanto, i volontari dell’Impronta, la onlus che gestisce il canile del Comune, unica struttura pubblica di tutta la provincia. Un rifugio modello, sul quale è stato investito molto, tanto da arrivare a svuotare gran parte delle gabbie, attraverso adozioni consapevoli e durature. E non a caso, ieri, è avvenuta la consegna degli attestati agli adottanti che sono saliti in via Del Monte a scegliere fra i cani e i gatti più sfortunati. Decorata con una cornicetta di impronte, la simbolica pergamena certifica il “patto di fedeltà” di chi ha adottato. Contiene belle parole per chi ha voluto offrire una casa ed uno spazio nel proprio cuore ad un amico che non comunica con le parole, ma è capace di dedizione, amicizia e fedeltà incondizionata. Con tanto di firme del sindaco e dell’assessore alla tutela degli animali. «Nessuna umanizzazione – sottolinea il Comune – solo un ringraziamento sincero a chi compie un gesto di civiltà». Dal 2018, L’Impronta ha raggiunto le 270 adozioni. «È stato emozionante rivedere i nostri cani così felici – confida Pierandrea Fosella, fra i fondatori della no profit – finché cercano una casa, noi li coccoliamo, con il supporto dell’amministrazione comunale, e vorremmo che tutti i canili d’Italia fossero come il nostro, in cui il benessere degli animali è al primo posto». Elisabetta Spinozzi è la presidente de L’Impronta: «Il canile non è più sconosciuto, in molti ci vengono a trovare, portano doni, biscotti, coperte, i cani sono diventati di tutti, di ciascuno, della comunità. Noi siamo veramente felici». Barbara Ventre e Chiara Bellè seguono il gattile: «I gatti hanno una forte personalità ma hanno anche un grande bisogno di affetto. Non è vero che siano anaffettivi. Al contrario. Come la piccola Iside, cui è mancata dopo anni l’amatissima proprietaria». Sul sito de L’Impronta ci sono immagini e video degli esemplari che sperano in una adozione. Ieri in piazza sono scesi Tommy, 10 anni, già sfruttato per la caccia. Cerca casa, è socievole ed è stato bravissimo, al guinzaglio del volontario Stefano Arras. È sceso anche Biagio, a suo agio fra la gente, accanto a Raffaella Stefani ed Alessandra Sangriso. Sei anni, portato in canile dai proprietari, che non potevano tenerlo più. È bello ed ha «un buon rapporto con tutti». Tante, le testimonianze commosse degli adottanti. Come la famiglia che ha preso il piccolo Macchia, un cagnolino sordo. Per sua fortuna, ha trovato due “umani” che hanno saputo pazientare e dargli fiducia. «Ora siamo felici tutti e tre», spiegano."