IL RITROVAMENTO DELLE CUCCIOLE THELMA E LUISE

Il ritrovamento delle cucciole Thelma e Luise in questo articolo della giornalista Sondra Coggio uscito sul quotidiano Il Secolo XIX.

 

Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

L’ultima arrivata al canile della Spezia, ieri sera, è una cucciola color nocciola, disorientata e sola, spuntata dal nulla in via Da Passano, in città. Poche ore prima erano entrate due sorelline incrocio maremmano, spelacchiate e spaventate, trovate in uno scatolone in via Pecorina, a Sarzana. Ed un bassotto che vagava ai Boschetti, soccorso dopo essere stato investito, per fortuna senza conseguenze fatali. Al rifugio di via Del Monte si respira un’aria di scoramento. I volontari dell’Impronta, che gestiscono la struttura per il Comune, sono amareggiati. «Tanta fatica per svuotare le gabbie - rileva Pierandrea Fosella - e in pochi giorni si ritorna daccapo. Negli ultimi tempi ci sono state rinunce e ritrovamenti in strada. I numeri riprendono a salire, i posti liberi ricominciano a scarseggiare». A volte c'è un proprietario, quando si ritrova un cagnolino smarrito in strada. Aveva un padrone, il meticcio recuperato un paio di giorni fa alla Spallanzani e già restituito. Se un cane è trovato in un cartone, e non ha microchip, non c’è alcuna speranza. È un caso di abbandono volontario. Poiché ne sono stati trovati diversi, il timore è che sia ricominciato il meccanismo delle staffette dal sud, fatte magari in buona fede ma non sostenibili, in termini di spazi. «Si sono moltiplicati i ritrovamenti di cani senza microchip - conferma Fosella - in specie nell’area del sarzanese. Il nostro canile accoglie i cani rinvenuti alla Spezia e a Sarzana. Se i numeri si impennano, diventa un problema. Le cucciole lasciate davanti ad un ambulatorio veterinario alla Trinità, dentro una scatola, sembrano arrivate dal nulla. È probabile che nessuno le reclamerà». Il progetto de L’Impronta, sostenuto dal Comune, è quello di arrivare a svuotare il canile. «Al di là delle buone intenzioni - spiega Fosella - non è sensato, il fatto di far ritrovare qui dei cani fatti arrivare da altre regioni. Non funziona, così. È alla fonte, che si deve agire, sterilizzando e sensibilizzando. I canili come il nostro sono dimensionati per un certo numero di cani e gatti, da tenere molto bene e da far adottare per la vita». Le due sorelline trovate nel cartone sono state chiamate Thelma e Louise. Saranno adottabili dalla metà di ottobre. I volontari sono certi che si riprenderanno e diventeranno bellissime. Il canile risponde al numero 320 1458159. Intanto si sta indagando sul loro abbandono, anche attraverso le registrazioni delle telecamere di sorveglianza. Potrebbe esserci un fotogramma in cui si vede chi ha deposto la scatola a terra.

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