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Le lampade riscaldanti al Canile Municipale della Spezia
IL NUOVO SGAMBO!!!
La sgambatura quotidiana dei cani al Canile Municipale della Spezia.

LA NOSTRA IDEA DI CANILE

 

 

 

La nostra associazione, formatasi nel 2016, porta nel nome uno dei motivi che ci ha spinto a formarla, nonostante la già nutrita presenza di associazioni animaliste sul territorio: l’indipendenza. Non volevamo essere dipendenti da chicchessia né essere associati ad enti che non rappresentavano nemmeno lontanamente i nostri ideali e le nostre aspirazioni in materia di canile. Perciò L’Impronta Volontari Indipendenti Canile, un nome un po’ lungo per far capire subito che l’attività che svolgiamo è interamente volontaria e slegata da qualsiasi altro ente o associazione, nazionale o provinciale che fosse, fattore importante per permetterci di difendere al meglio i diritti dei cani e dei gatti ospitati nel canile della nostra città, operando in totale libertà di pensiero e comunione di intenti tra gli associati.

La “base” dell’associazione, ovvero le persone che l’hanno voluta formare e che la portano avanti nella pratica, è formata da volontari che da anni operavano ed operano all’interno del Canile Municipale della Spezia, a cui si sono poi aggiunti nuovi volontari. Dal 2015 in poi siamo entrati in forte conflitto con i gestori che avevano vinto il bando di quell’anno, che per svariati motivi su cui non ci dilungheremo, rappresentavano quanto di più lontano ci potesse essere dalla nostra idea di benessere animale. Questo ci ha spinto a formare la nostra associazione, in modo tale da poter partecipare al bando del 2018 e cercare di vincerlo…ce l’abbiamo fatta ed è proprio dal 1 Agosto di quell’anno che da semplici volontari siamo diventati gestori del canile in cui prestavamo e tutt’ora prestiamo la nostra opera.

E’ uno sforzo che ha rivoluzionato le nostre vite perchè da quel momento abbiamo dovuto occuparci di tante cose, sia a livello pratico che burocratico, e la nostra presenza in canile è diventata quotidiana. I sacrifici che abbiamo fatto sono pienamente compensati dal livello qualitativo che la vita degli animali di cui ci occupiamo ha potuto raggiungere, un livello che ci piacerebbe potesse essere eguagliato in tutti i canili, perchè tutti i cani e i gatti abbandonati dall’uomo meriterebbero un’esistenza dignitosa ed il più possibile serena.

E’ per questo che vogliamo condividere la nostra idea di canile, per far sì che altri volontari possano trovare speranza ed ispirazione nel progetto che siamo riusciti a realizzare, e soprattutto che le amministrazioni comunali possano capire che un’altra strada è possibile, un “buon governo” che permetta di trattare meglio i cani e i gatti dei canili non facendo ricorso a bandi al ribasso che ledono la loro salute e la loro dignità, senza per questo doverci rimettere più soldi pubblici.

 

 

ALIMENTAZIONE

 

La prima cosa che abbiamo cambiato appena subentrati come gestori è stato il cibo. L’alimentazione è di fondamentale importanza per la salute ed il benessere fisico degli animali ed era nostro grande desiderio poter fornire loro cibo di qualità e differenziato a seconda dei bisogni. La nostra scelta si è diretta su Almo Nature, anche per un motivo etico. I profitti generati delle vendite delle pappe non sono infatti appannaggio di una persona fisica o di un fondo di investimento, ma della natura tutta. Il solo proprietario dell’azienda è la Fondazione Capellino, che ha come unico scopo lo sviluppo di progetti in difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità. #CompanionAnimalForLife è un progetto europeo di Almo Nature che ha come finalità la realizzazione di un quadro normativo che impedisca gli abbandoni dei cani e dei gatti, vieti la soppressione degli individui sani e trasformi i rifugi in luogo di mero transito temporaneo grazie alla drastica diminuzione degli abbandoni e la risoluzione del problema del randagismo endemico ottenuta con la sterilizzazione dei randagi.

Per ogni animale adottato Almo Nature mette a disposizione 1 mese di cibo gratuito per gli adottanti e 1 mese di cibo per un cane o gatto che rimane in rifugio. Adottando non si aiuta quindi un solo animale, ma due!

Siamo molto soddisfatti di questa scelta e supportiamo la campagna Adopt Me per incentivare le adozioni consapevoli, quelle non dettate da fretta e superficialità ma quelle per tutta la vita.

Per finire, ci siamo voluti complicare la vita con un’ampia varietà non solo di cibo specifico ma anche di pasti mirati. Perciò garantiamo ovviamente alimentazione specifica a chi ne ha bisogno (renal, epatica, urinary, ecc), ma non solo. Per i più anziani creiamo pastoncini appositi con croccantini (anche ammollati), scatolette, riso…insomma qualcosa di più gustoso e più facilmente masticatile per chi ha ormai tanti anni sulle spalle.

 

 

USCITE QUOTIDIANE

 

Altro fattore per noi di importanza primaria è sempre stata la sgambatura dei cani. Crediamo che in ogni canile che si rispetti dovrebbe essere consentita l’uscita dalla gabbia ad ognuno dei cani presenti se non quotidiana (visto l’elevato numero di cani in certi canili), quantomeno a giorni alternati. Nel nostro caso ci siamo sempre impegnati anche quando non eravamo ancora gestori a far uscire giornalmente tutti i cani nelle aree di sgambo adiacenti alle gabbie, fosse pure solo per 10 minuti. Da quando poi abbiamo vinto il bando il nostro obiettivo è stato quello di incrementare queste uscite quotidiane e soprattutto di consentirle a TUTTI, anche ai cani più difficili e problematici. Come ci siamo riusciti? Abbiamo realizzato una buona serie di cancelli nuovi, alcuni dedicati proprio a specifici cani, costruito nuove e più resistenti grate apribili lungo i corridoi, messo in sicurezza un’intero sgambo con rete metallica zincata, creato un nuovo sgambo ex novo recuperandolo da una porzione di terreno piena di rovi e sterpaglie, rifatto recinzioni e aggiunto reti a maglia fitta. Grazie anche alla nostra costante presenza durante tutto l’arco della giornata in tutti i giorni (per far sì che tutti possano sgambare bisogna ovviamente farli uscire a turno, cambiando puntualmente i cani e facendo mille volte su e giù lungo i corridoi, aprire e chiudere gabbie, entrare in contatto con i cani) ora riusciamo a garantire in media 25 minuti di sgambo a tutti i cani della struttura, spesso anche doppia uscita per alcuni di loro, con sgambi differenziati, più le passeggiate che giornalmente riusciamo a fare al di fuori del canile. Questo è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione, pensiamo a quanti canili ci sono in cui i cani marciscono in gabbia, non hanno mai la possibilità di uscire e passano i loro giorni in pochi miseri metri quadrati, o anche ai canili dove li fanno sgambare ma i più difficili, quelli aggressivi, quelli fobici, passano comunque la loro esistenza reclusi perché troppo rischioso farli uscire. Nel nostro canile questo non avviene e la differenza si vede…cani molto meno stressati, che attendono con ansia la loro uscita quotidiana che permette loro di sfogarsi sia fisicamente che mentalmente.

 

 

ADOZIONI CONSAPEVOLI

 

L’idea bella ma ingenua che coloro che si recano ad adottare in canile siano tutte brave persone amanti degli animali a priori permane per qualche tempo nei nuovi volontari, ma  svanisce presto facendo i conti con la realtà. L’esperienza ci ha insegnato che bisogna controllare attentamente a chi affidare i cani, per evitargli una vita di sconfinamento a-sociale in giardino, ancora peggio un box come in canile, o per scongiurare il rischio di vederceli riportare dopo qualche tempo in canile (se va bene e non vanno a finire in un altro) per l’insorgere di problematiche dovute nella maggior parte dei casi alla superficialità degli adottanti.

Partiamo dal presupposto che la stragrande maggioranza dei cani presenti nei canili del nord (per quelli del sud ci sarebbe da fare un altro discorso) sono stati rinunciati dalle loro famiglie per i più svariati motivi: c’è chi si è liberato del proprio cane per l’arrivo di un figlio, chi perchè doveva cambiare casa, chi era diventato improvvisamente allergico e chi non aveva mai compreso il proprio cane e quando quest’ultimo ha provato a dire qualcosina è stato bollato subito come aggressivo o ingestibile, o più semplicemente distruttore o disturbatore. Con queste premesse si evince facilmente che non solo alcuni cani non sono adatti per certe persone, ma anche che certe persone non sono adatte ad alcun cane.

Una volta arrivati in canile, almeno in questo che gestiamo noi, i cani piano piano superano il loro stato emotivo di abbandono ed incertezza, ognuno con i suoi tempi e le sue modalità, ed entrano a far parte della nostra numerosa e variegata famiglia. Affinché possano raggiungere uno stato di equilibrio e superare il trauma dell’abbandono noi volontari cerchiamo in tutti i modi di aiutarli, entrando in contatto con chi ce lo concede, garantendo comunque uscite e una vita dignitosa a chi non ne vuol sapere del contatto, impieghiamo tempo, giorni, mesi, anni, per costruire un rapporto con i nostri cani. Dal contatto giornaliero tra volontari e cani nascono dei legami fortissimi, che noi non vediamo l’ora di trasmettere a chi decida di voler trascorrere la vita con uno o più di loro.

Quando in canile si presenta qualcuno per adottare quindi, se siamo volontari seri il nostro compito è prima di tutto capire le esigenze di questo qualcuno e indicargli i cani che potrebbero adattarsi al suo stile di vita ed alla sua attitudine. Se eventualmente si trova un cane adatto e l’aspirante adottante è convinto della sua scelta, iniziamo il percorso conoscitivo. In cosa consiste questo percorso e quanto dura? Sono domande che ci vengono poste frequentemente e mentre alla prima si può facilmente rispondere, alla seconda no. Il percorso serve per iniziare a far conoscere reciprocamente cane ed adottanti, in modo tale che una volta a casa non insorgano problematiche dovute al totale spaesamento del cane che si ritrova in un posto sconosciuto con estranei mai visti in vita sua oppure dovute al fatto che la persona non conosce minimamente la tipologia ed il carattere del cane che ha adottato. Non ha una durata predefinita, perchè dipende dalla tipologia di cane scelto, dal suo carattere e dalle sue eventuali insicurezze, e dalla capacità dell’adottante di comprenderlo ed andargli incontro. I cani hanno bisogno di tempo per capire chi hanno davanti, per fidarsi e per essere pronti poi a lasciare quello strano e variegato branco del canile che nel momento del bisogno ha offerto loro quel senso di appartenenza che era venuto meno.

Sono previsti perciò più incontri in canile in cui si inizia a stare col cane scelto, a conoscerlo, a portarlo fuori in passeggiata e si prosegue ove necessario con delle prove a casa, vuoi per testare la compatibilità con altri animali già presenti, vuoi per vedere come si comporta il cane in un ambiente nuovo e in esterna in un contesto più abitato. Il percorso conoscitivo serve ovviamente per questo e per dar modo a noi volontari di conoscere il più a fondo possibile gli adottanti perché, se permettete, vogliamo che questi cani sfortunati possano avere un miglioramento della loro vita, non un peggioramento o il trauma di un altro abbandono. Siamo molto legati a loro e li trattiamo esattamente come tratteremmo i nostri stessi cani, perciò ci teniamo molto a non sbagliare in questo momento critico che può essere la svolta che da tanto aspettano ed aspettiamo. La parte finale del percorso consiste nel preaffido (questo sia per i cani che per i gatti), in cui andiamo a controllare la casa dove andrà a stare il cane o il gatto, poniamo le domande del modulo e controlliamo che eventuali spazi esterni e balconi siano in sicurezza.

Forzare il processo di adattamento che il cane attraversa durante il percorso conoscitivo vuol dire non rispettare la sua individualità, i suoi tempi e le sue emozioni.

Questo metodo si è rivelato molto efficace e nessun cane ad oggi è ritornato indietro, perciò ribadiamo la necessità di questo percorso in opposizione a chi dà i cani in adozione al primo incontro, è un nostro punto di forza ed è il minimo che gli adottanti debbano ai cani.

 

 

CURE ADEGUATE

 

In ogni canile dovrebbe essere salvaguardata la salute degli ospiti, dotandosi di un veterinario che garantisca visite periodiche settimanali nella struttura e che si renda reperibile a qualsiasi ora per qualsiasi emergenza. Noi abbiamo un accordo che prevede visite in canile due volte a settimana per i controlli di routine e la segnalazione di eventuali problemi e la reperibilità anche notturna in caso di emergenze. I nostri cani sono sverminati, trattati con antiparassitari di ultima generazione e vaccinati. Tutto ciò, insieme ad eventuali altri interventi, viene scrupolosamente riportato nella scheda sanitaria di ognuno di loro.

Per scongiurare il più possibile il rischio sempre incombente di torsioni gastriche abbiamo suddiviso il pasto singolo della vecchia gestione in due, mattino e sera. In più, i volontari si fermano ogni giorni per ulteriori due ore da quando i cani hanno finito di mangiare, al termine delle quali fanno il giro serale dei biscotti, non solo per augurargli la buonanotte in maniera gustosa, ma soprattutto per assicurarsi che tutti abbiano voglia di mangiarlo. In caso contrario c’è sicuramente qualcosa che non va…facciamo uscire il cane e notiamo come si comporta, se è mogio o meno, ove possibile tastiamo la pancia e lo stomaco per sentire eventuali gonfiori e in tal caso contattiamo subito il veterinario, perchè potrebbe sicuramente trattarsi di una dilatazione o di una torsione….e in questi casi la tempestività è fondamentale, un cane in torsione gastrica non arriva vivo al giorno dopo o, se ci arriva, a quel punto le sue probabilità di sopravvivenza sono pari allo zero.

Terapie sanitarie sono somministrate giornalmente, vengono dati integratori, fatte punture, tutto quello di cui c’è bisogno.

 

 

MIGLIORAMENTO DELLA STRUTTURA

 

Abbiamo iniziato la nostra pazza avventura da gestori di canile autotassandoci. Ognuno di noi, secondo le sue possibilità, ha prestato dei soldi all’associazione ed ha contribuito a raggiungere una cifra che ci ha dato la possibilità di  iniziare a gestire il canile in relativa tranquillità . Sapevamo che la partenza dal punto economico non sarebbe stata affatto facile e non nascondiamo che questo aspetto ci preoccupava un po’. Fortunatamente nel nuovo bando era stanziata una base fissa di soldi indipendentemente dal numero di cani presenti in struttura, aspetto importantissimo e per cui dobbiamo ringraziare la lungimiranza dell’amministrazione, che ha deciso di seguire i nostri suggerimenti. A differenza della quasi totalità dei gestori di canile infatti, la nostra aspirazione non è certo quella di avere più cani possibile per guadagnare di più con i rimborsi dei comuni, bensì quella di riuscire a trovare casa al maggior numero di ospiti, in barba ad ogni logica “imprenditoriale” e questo è possibile, almeno in parte, avendo a disposizione questa quota fissa, altrimenti sotto un certo numero di cani, le spese superano i guadagni. Sembrerebbe quasi che sia una strategia perdente per i comuni dal punto di vista economico e invece…il tempo ci ha dato ragione e nonostante l’alto numero di adozioni e l’introduzione di cibo di ottima qualità grazie a questa gestione il Comune non ha perso, bensì risparmiato soldi! Soldi che è stato scelto di reinvestire nel miglioramento della struttura, con la costruzione lampo dell’agognato gattile, dove ora i nostri gatti vivono felici e possono scegliere di stare all’interno di una confortevole stanza o all’esterno nell’adiacente area verde completamente in sicurezza. Oltre a questo bellissimo traguardo, anche noi ci abbiamo messo del nostro…non prendendo alcun compenso, perchè ribadiamo che siamo volontari anche se gestori, ovviamente impieghiamo tutti i soldi che riceviamo per i nostri cani e i nostri gatti del canile. Come associazione abbiamo potuto usufruire anche del 5x1000 che diverse persone hanno deciso di destinarci e con questo siamo riusciti a realizzare un intero sgambo nuovo, ripulendo e sistemando una porzione di terreno scosceso presente all’intero dell’area di pertinenza del canile, finora ricoperta da rovi e sterpaglie. Abbiamo fatto costruire un muro con  una salda recinzione e con una ruspa abbiamo creato una discesa percorribile in sicurezza da cani e umani.

Queste due cose sono state le più importanti a livello di miglioria della struttura e di qualità di vita dei nostri amici, ma ce ne sono tante piccole altre: la saldatura di tutte le gabbie che col tempo si stavano staccando e non erano più sicure, l’aggiustamento delle ghigliottine delle zone notti (fondamentali per la sicurezza di operatori e volontari), l’eliminazione della ruggine dalle gabbie, la realizzazione di un cancello nella parte sanitaria e di cancellati per le porte delle stanze del caseggiato, il posizionamento di griglie sopra le canale scoperte dei corridoi, il perfezionamento delle recinzioni dello sgambo con l’aggiunta di reti a maglie più fini, la messa in totale sicurezza di uno sgambo con l’aggiunta di rete e profilati in alto, l’acquisto di un’asciugatrice per riuscire ad avere ricambi di coperte asciutte anche quando piove…insomma, tante piccole cose che hanno rivoluzionato l’aspetto della struttura, col connubio di estetica, benessere e sicurezza.

Dulcis in fundo, siamo riusciti a realizzare anche un altro nostro grande sogno…rendere più confortevoli le zone notti dei cani anziani e di quelli più fragili, che d’inverno patiscono molto il freddo. Abbiamo comprato lampade e pedane riscaldanti che sono state davvero graditissime! Ora nelle rigide notti della stagione invernale i nostri cani possono dormire sotto un bel tepore, e già così la vita in canile è tutta un’altra cosa!

Questa è la dimostrazione che non conta tanto quanti soldi vengano stanziati dai comuni, ma da come questi vengano utilizzati.

 

 

PULIZIA

 

Chi ha visitato il canile precedentemente alla nostra gestione rimane favorevolmente colpito dalla pulizia degli ambienti. Passando tra le gabbie non si sente più la puzza che c’era prima, gli sgambi e il piazzale vengono periodicamente liberati dalle deiezioni presenti, le ciotole e le mangiatoie vengono tenute accuratamente pulite.

Le grate delle canale periodicamente vengono alzate per ripulirle da tutti i resti delle deiezioni che eventualmente sono rimasti sotto di esse.

Le coperte che usiamo per rendere più confortevoli le zone notti dei cani vengono lavate e asciugate per poter essere riutilizzate più volte ove possibile, invece che buttarle dopo il primo utilizzo

Le stanze del caseggiato superiore, dove sono sistemati i nostri vecchietti, sono pulite giornalmente, cambiando coperte e tappeti e pulendo i pavimenti. Anche l’ufficio non è più invaso da polvere e ragnatele come un tempo e la stanza della cucina è stata totalmente trasformata. Anche il piazzale superiore viene periodicamente lavato e chi entra trova un ambiente pulito e reso confortevole da un’innumerevole varietà di fiori e piante che sono state inserite laddove c’erano solo terra e sterpaglie.

Tenere puliti gli sgambi comporta anche il taglio dell’erba e soprattutto d’estate è un compito piuttosto gravoso, ma indovinate un po’? Mentre prima insieme all’erba alta spuntavano fuori tanti forasacchi, ora col taglio costante abbiamo solo un bellissimo pratino inglese, senza più pericoli per i nostri cani. Ci siamo dotati di un tagliaerba e di un decespugliatore, per riuscire a tagliare l’erba anche lungo i bordi delle recinzioni.

 

 

DIGNITA’ DI CANI E GATTI

 

Cosa ci può essere di più che bello che sapere che i cani e i gatti di cui ci siamo presi cura vivono adesso felici e sereni nelle loro famiglie? Niente! Il rapporto che noi creiamo con gli ospiti del canile non differisce in nulla da quello che abbiamo con i cani e i gatti che abbiamo nelle nostre case. Un rapporto fondato sul rispetto e sul tanto bistrattato amore, che in fondo è quello che ci spinge a cercare di far sempre meglio per loro. Il bene che proviamo per ognuno di loro è profondo e la speranza più grande è che ciascuno di loro possa trovare una casa amorevole, anche se purtroppo questo diventa realtà solo per una parte.

Per i cosiddetti invisibili, quelli che non vengono mai scelti, vuoi per l’età avanzata, vuoi per la taglia troppo grande, oppure perchè non soddisfano esteticamente le esigenze dei più, oppure ancora perchè richiederebbero un percorso troppo lungo di conoscenza dovuto a determinate “problematiche” (timori ed insicurezze nei confronti dell’uomo e/o dell’ambiente esterno, comportamento “aggressivo” con gli estranei, ecc) o semplicemente perchè non adatti a tutti, il sogno di una casa non si avvera mai e in canile ci moriranno.

Ed è soprattutto per questi cani che si dovrebbe cercare di rendere il canile il più simile possibile ad una casa, una casa dove magari hai meno libertà, dove sei più stressato dalla presenza e dal continuo abbaiare dei cani circostanti, dove non puoi uscire in passeggiata tutti i giorni e dove non puoi avere una compagnia umana esclusiva 24 ore su 24. Ma un luogo in cui nonostante tutto, nonostante il trauma dell’abbandono e le ferite emotive, puoi ritrovare la serenità e puoi sentire l’affetto di chi si prende cura di te, di persone che seppur si debbano “dividere” tra tanti, troppi cani e gatti, anche solo per quei 2 minuti al giorni ti fanno sentire che ci sono, che si accorgono di te, che ci tengono a te, che ti rispettano e che fanno di tutto affinchè la tua dignità venga preservata, fino alla fine.

Noi pensiamo di essere piano piano riusciti a costruire questa “casa”, che per molti sarà l’unica che vedranno, con grandi sacrifici che vengono ripagati ogni giorno dal vedere stare bene, per il possibile, i nostri cani e gatti, e ci piacerebbe pensare che in qualsiasi canile possa un giorno essere così, anche se probabilmente è pura utopia.

L’idea quindi di vedere e vivere il canile come luogo temporaneo sarebbe possibile ed auspicabile in un mondo perfetto, ma purtroppo irrealizzabile in questo e con la morte nel cuore noi sappiamo che  non tutti i nostri ospiti riusciranno ad essere adottati.

Ed è proprio per questo motivo che il canile deve essere un luogo confortevole  dove gli animali possano vivere una vita degna di essere vissuta.

 

 

VISIBILITA’ DEI CANI E DEI GATTI

 

Al giorno d’oggi i social garantiscono una visibilità impensabile con altri mezzi e in altri tempi. Perciò abbiamo deciso di creare una nostra pagina su tutti i social possibili, anche se quella che ci è più utile è sicuramente la pagina Facebook, seguita da quella Instagram. Ci impegnano molto nel creare contenuti quotidiani che possano far conoscere a quanta più gente possibile il nostro operato e soprattutto i nostri ospiti. L’importanza dei post è dimostrata dal fatto che, seppur in una piccola parte di casi, tra le persone che li hanno visti e condivisi c’è stata anche quella giusta…quella che è rimasta colpita da un cane o da un gatto e abbia deciso di venirlo a conoscere, per poi adottarlo. Pensate che grazie ai post hanno trovato casa anche cani anzianotti le cui probabilità di adozione erano scarsissime!

Pur sembrando quindi un’attività secondaria è anche questa molto importante per dare una chance in più ai nostri amici. Fin da subito ci siamo impegnati a fare delle belle foto, sfruttando il fatto che un paio di volontari siano dotati di reflex, e grazie ad un aiuto esterno siamo stati capaci di produrre anche dei video professionali. Il tutto sempre corredato da descrizioni per ogni cane/gatto, sperando che prima o poi capitino sulla bacheca giusta.

Ultima nostra fatica è stata la creazione di un sito dell’associazione collegato al programma del canile e perciò sempre aggiornato sugli animali presenti in struttura, sulle adozioni, e dove immagini e scritti rimangono consultabili facilmente da tutti. E’ un sito molto vasto, che prevede per ogni cane/gatto presente in struttura una descrizione accompagnata sia da foto che da video, e in cui si possono trovare molteplici spiegazioni ed info utili su come ad esempio diventare volontario, su come poterci aiutare, sulle novità che abbiamo introdotto in canile, su cosa fare quando si trovano un cane o un gatto vagante e così via. Le foto che si trovano sotto i vari argomenti sono anche un bel ricordo per noi, perchè a volte ritraggono cani che ormai non ci sono più, ma che sono sempre nel nostro cuore.

Prima di questo periodo di pandemia un’altra attività, seppur secondaria, era molto importante per far conoscere la realtà del canile…le nostre sortite in città! Periodicamente, soprattutto durante i fine settimana e i periodi di festività, organizzavamo i banchetti dell’associazione, che prevedevano sempre la presenza di una Guest star canina! Alcuni cani sono riusciti a trovare adozione proprio perchè sono stati visti in queste occasioni, dove le persone hanno modo di conoscere un cane magari inaspettatamente, perchè si sono trovati al momento giusto nel posto giusto. Ovviamente i cani che portiamo ai banchetti sono piuttosto tranquilli ed apprezzano il contatto umano, ne abbiamo portati di giovani, di anziani, di qualsiasi taglia e per tanti di loro è stata la svolta…hanno trovato casa un cane di 14 anni e uno paralizzato ad esempio, loro ed altri cani fantastici che avendo avuto l’occasione di trovarsi in mezzo alle persone hanno saputo far vedere di quanto affetto erano capaci di dare, anche se anziani o non di razza.

Il banchetto viene “addobbato” con le foto di alcuni dei cani e dei gatti presenti in struttura e i volontari sono pronti a dare informazioni su di loro, su come poterci aiutare, su qualsiasi dubbio o curiosità riguardo alla nostra struttura.

Tante persone ancora sanno poco o nulla dei canili e quando decidono di prendere un cane non si accorgono che proprio vicino a loro c’è la possibilità di trovare un amico fedele per la vita. I cani di canile non hanno proprio nulla da invidiare a quelli di proprietà, non hanno nulla di meno di quelli comprati, ed è proprio questo che vogliamo far capire portandoli in città, dove possono essere visti in un contesto diverso e con occhi diversi.

Sempre in quest’ottica, anche se meno di sovente, abbiamo pensato di portare non solo uno, ma più cani contemporaneamente a vivere per un giorno l’esperienza cittadina, a svagarsi e a passare una giornata diversa che gli potesse dare anche qualche chance di adozione in più. Ed è così che è nato l’evento “IL CANILE VA IN CITTA’”, in cui seguivamo dei percorsi prestabiliti con varie soste, dove le persone potevano venire a trovarci e a vedere i cani. La passeggiata si trasformava così quasi in un corteo festoso, perchè a noi e ai nostri bellissimi cani si aggiungevano le persone che volevano venire a conoscerli, gli adottanti che avevano preso un cane in canile e ci venivano a trovare, i volontari che andavano in giro con lo striscione che recita “L’amore non si compra si adotta”. E queste passeggiate ci hanno permesso anche di portare in città cani che per i banchetti, molto stazionari e in cui il contatto con le persone è inevitabile, non erano adatti…cani che magari non sono socievoli con gli estranei, cani non abituati alla folla cittadina , cani che comunque, dobbiamo dirlo, si sono sempre comportati benissimo, sotto la nostra costante ed attenta sorveglianza. E se anche non hanno trovato nessuno che si sia innamorato di loro hanno comunque vissuto un’esperienza diversa ed utile!

Inutile nascondere che questi eventi in città, sia banchetti che passeggiate, ci costano un notevole impiego di tempo ed energie…ma si sono rivelati veramente molto utili per far conoscere il nostro canile e la realtà dei canili in generale, perciò appena sarà possibile sicuramente riprenderemo a organizzarli.

 

 

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Gli ultimi ospiti entrati
Ecco gli ultimi ospiti entrati in struttura che cercano la loro famiglia o una nuova casa
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La nostra struttura
 
Canile Municipale della Spezia

Sulle colline tra la Spezia e Vezzano Ligure  nasce, nel 1992, il canile municipale della nostra città.

Si era resa necessaria una struttura che accogliesse i randagi dopo che l’eutanasia degli stessi  era stata  finalmente abolita con la legge quadro 14 agosto 1991, numero 281

La struttura si sviluppa su due livelli, uno superiore a livello dell'ingresso ed uno inferiore. La parte superiore è composta da un grande piazzale con al centro un prefabbricato coibentato che comprende ufficio, ambulatorio, cucina, sanitaria per gatti, magazzini per coperte e cibo, mentre sul lato sud c’è la parte sanitaria per i cani, con ben otto gabbie per le nuove entrate. Queste ultime hanno un sistema fognario dedicato che comprende una rete di canale e una fossa imof.

La parte sottostante, che si può denominare canile rifugio, è composta da 76 box divisi in due corridoi e ben cinque  aree di  sgambatura di cui quattro  coperte interamente o in parte da manto erboso.

Ogni box, che ospita uno o massimo due cani,  è composto da una “zona giorno” e una “zona notte”.

La zona giorno misura 5,15 metri per 2 , il pavimento è in cemento così da poter essere lavato giornalmente, la parte adiacente la zona notte è coperta da una tettoia che permette ai cani di poter stare all’aperto anche quando piove, dall’altro lato la gabbia finisce con un cancello dal quale i cani, attraversando un corridoio, raggiungono facilmente le aree di sgambo.

La zona notte misura 2 metri per 2  è composta da due pancali leggermente flessibili in plastica, è rialzata da terra ed è completamente coibentata. Il cane accede ad essa attraversando  una botola di misura ridotta, chiamata ghigliottina, in modo da sfruttare al meglio la coibentazione . All’interno di questa si trovano rubinetto per l’acqua automatico e mangiatoia per cibo manuale. Alla zona notte, gli operatori e i volontari,  possono accedere da un corridoio interno attraverso due portelloni così da poterla pulire regolarmente e renderla confortevole con cucce, coperte e tappeti.

Tutte le gabbie, sia internamente che esternamente, sono collegate ad un sistema di canale di scolo che convoglia tutte le acque del lavaggio ad un macchinario chiamato rotostaccio, il quale separa i materiali e permette, dopo la lavorazione, di immetterli nella fognatura.

Le aree sgambo sono di dimensioni diverse. Le tre più grandi sono verso il lato sud, da dove si riesce anche a vedere il golfo della Spezia e sono interamente ricoperte di erba. La presenza di qualche albero crea delle zone d'ombra molto utili durante il periodo estivo.

Dove siamo
Via del Monte snc, Loc. San Venerio - 19136 La Spezia (SP)
 
Contatti e info utili
Telefono: 0187981156
Cellulare: 3201458159
Numero WhatsApp: 3382635117
 
Orari

orari di apertura al pubblico:

In questo periodo di emergenza le visite al canile sono effettuabili solo su appuntamento, concordabile chiamando Anna al 348/7882777.



 
Visita gli ospiti della struttura