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  L'ADOZIONE DEL NOSTRO AMATO LEGOLAS.
L'ADOZIONE DEL NOSTRO AMATO LEGOLAS.
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L'adozione del nostro Legolas è finita anche tra le pagine de Il Secolo XIX.

 

Siete pronti per la bella notizia??
Abbiamo atteso e sperato a lungo di poter scrivere questo post e finalmente...oggi possiamo farlo:
LEGOLAS E' ANDATO A CASAAA!

Tanti di voi sanno chi è il nostro dolce pitbullino, perché ve lo abbiamo spesso presentato su questa pagina e portato anche in città, quando ancora potevamo fare i banchetti.

La storia di Legolas da quando la conosciamo noi è iniziata in uno scatolone. Così ci è arrivato in canile, insieme ai suoi cinque fratellini e alla sua mamma Arwen.
Una mammina spaesata, abbandonata in un parco con sei piccoli fagiolini ancora con gli occhi chiusi. Li ha cresciuti tutti con amore, e noi con lei, e il risultato si è visto...tutti splendidi cagnolini, affettuosi e bravissimi.

Purtroppo un paio di loro sono stati più sfortunati, Elmo era nato con un problema che ha rischiato di farlo morire precocemente, ma da bravo guerriero ha superato la rischiosa operazione e ora vive felice con mamma Elisabetta.
Legolas invece è nato con una malformazione alla zampina, con delle ditina poco sviluppate che lo fanno spesso camminare come se avesse tre zampe.

Forse per questo motivo, pur bellissimo e dolcissimo, rimane in canile, mentre uno dopo l'altro trovano casa tutti i fratellini e la mamma.
Tanti lo vedono, ma vedono anche la sua zampina e informati della fisioterapia costante da fare si tirano indietro.
Tutti tranne Roberto. Roberto ha occasione di vedere Legolas cucciolotto e se ne innamora.
Se lo tiene lì, impresso nel cuore e nella mente, finché un bel giorno, quando lui e la sua famiglia sono pronti ad accogliere un cane nella loro casa, il primo pensiero è per lui. Non gli importa nulla della zampina, non importa se ci sono esercizi giornalieri da fare, non importa se dovrà fare fisioterapia o un futuro intervento.

Così finalmente, dopo due anni a tratti interminabili, è ora anche per Legolas di conoscere cosa significhi veramente la parola casa. Una casa amorevole, con i suoi umani pronti a dedicargli tutto il tempo necessario e dove potrà vivere sereno.
E noi volontari possiamo dire con gioia di esserci liberati di un'altra spina nel fianco, una spina dolorosa che finalmente è stata tolta.

Come si dice?
Chi adotta non cambierà il mondo, ma il mondo per quel cane sì.
Ricordatelo sempre!

Grazie Roberto e Pamela